La mutevolezza delle civiltà e le forze cosmiche
La tradizione antica ci tramanda che il nostro pianeta si sposta attraversando continuamente nuove regioni e incontrando nuove forze cosmiche, che determinano repentini cambiamenti.
Si potrebbe pensare che sia inutile domandarsi che cosa ci aspetta, che è bene prendere la vita alla giornata. Nonostante questo la pandemia che abbiamo incontrato è stata affrontata con assoluta prudenza e con invito a restare a casa.
Se si resta casa non ci serve conoscere che tempo fa, mentre se “si naviga il mare con la nostra barchetta a vela” ci interessa sapere da che parte soffierà il vento, sapere se è burrasca o se è il momento di uscire, magari cercare il vento poppa che ci spinga verso la direzione voluta.
Da sempre l’astrologia è al servizio di chi scruta sempre l’orizzonte per veleggiare mentre interessa chi resta a casa, qualsiasi siano le condizioni atmosferiche.
Questo spiega come le diverse civiltà abbiano sentito la necessità di organizzare un “servizio meteo” per coloro che non restano a casa. Così in Egitto, in Mesopotamia, in Persia, in Armenia, nell’estremo Oriente, poi presso Israele, gli arabi e tutta la civiltà occidentale e anche nel continente americano.
Naturalmente ogni civiltà, pur attingendo a un’unica fonte, ha adattato questa scienza alle proprie esigenze, al proprio ambiente e alle proprie conoscenze.
Vedremo in dettaglio nei prossimi articoli le diverse tradizioni.