Le testimonianze dell’Alchimia Francescana

Il passaggio fra la Teologia di San Bernardo di Chiaravalle e quella di San Francesco di Assisi avvenne intorno ai primi decenni del 1200.
San francesco d'assisi

In questo periodo la Teologia e l’Alchimia di San Francesco di Assisi si diffusero a partire dalla Toscana e dall’Umbria, a tutto il mondo. Il messaggio aveva anche dei toni che oggi potremmo definire propagandistici. Infatti, indicava in Francesco d’Assisi il nuovo Cristo profetizzato da Gioacchino da Fiore, che avrebbe dato origine a una nuova era di pace, di preghiera e di ascesi spirituale. Questo messaggio fu portato avanti da frate Elia, successore di Francesco e in seguito detronizzato dal Papa.

A questo punto l’Ordine fu organizzato e adattato alle problematiche terrene e della Chiesa, dal cardinale Bonaventura. Le speranze originarie di Francesco di assoluta povertà, di ordine mendicante libero dalla Chiesa e da qualsiasi istituzione non erano realizzabili su vasta scala.

San Bonaventura realizzò un sistema di frati predicatori simile a quello Domenicano, efficiente ma lontano dalle speranze e dal progetto originale di Francesco. Accenniamo solo alla povertà desiderata da Francesco rispetto alle immense ricchezze che avrebbe avuto questo ordine francescano. La Teologia portata da Francesco si ritrova solo nei primi conventi, come quello di Oxford, dove si studiavano fisica, teologia, alchimia, medicina, erboristeria, ecc.

L’Alchimia veniva considerata apertamente una Scienza di ascesi spirituale. Ma Bonaventura inizia una persecuzione di chi non giurava obbedienza al Papa, che avrebbe portato ai roghi dei Francescani Spirituali ed alla partecipazione diretta all’Inquisizione. Gli Spirituali ritenevano Francesco il nuovo Cristo, o comunque che Cristo vivesse in Lui, grazie alle stigmati, quindi superiore al Papa. Rifiutavano qualsiasi obbedienza alla Chiesa di Roma, atteggiamento che portò all’intervento dell’Inquisizione dominicana e al rogo dei ribelli. Le testimonianze della Teologia degli Spirituali, le troviamo nelle opere di Dante Alighieri e di Giotto. Probabilmente avevano accettato e creduto nel messaggio di Francesco, come molti fra artisti, scrittori, scienziati, teologi e poeti.

Con questa lezione concludiamo il lavoro propedeutico per comprendere l’alchimia medievale ed il Trattato di Alchimia da me scritto.

Conclusioni

In realtà l’Alchimia non si è evoluta molto, almeno dal punto di vista spirituale, rispetto alla Teologia francescana originale. Dopo tanti secoli, il testo può sembrare obsoleto poiché si riferisce ad un periodo storico (intorno al 1400) ormai lontano. Necessita di adattarsi alle conoscenze della nuova era, che cercheremo di sviluppare nel Corso successivo.

Ringrazio di cuore chi mi ha seguito finora.

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