La Cerca del Graal nell’Arte
Nel XII – XIII secolo i discepoli di San Bernardo di Chiaravalle organizzarono grandi campagne per diffondere una nuova spiritualità.
Nel mondo attuale assistiamo a grandi campagne pubblicitarie e qualcuno pensa sia una caratteristica moderna. Non è così: nel XII – XIII secolo i discepoli di San Bernardo di Chiaravalle organizzarono grandi campagne per diffondere una nuova spiritualità. Il progetto consisteva nella realizzazione delle sette colonne della casa della sapienza, di cui la quinta era la diffusione della spiritualità attraverso il mondo dell’arte.
Le conte du Graal
Nacque così il romanzo cortese cantato dai trovatori provenzali, per infiammare gli ascoltatori d’amore verso la cavalleria. Chrétien de Troyes, scrisse le Conte du Graal, 1ª ed. originale 1175–1190. Le Conte du Graal, racconta le fantastiche avventure di un eroe, Perceval. Esso, da semplice e sprovveduto ragazzino, diviene, attraverso una serie di prove e peripezie, un valoroso cavaliere, al quale viene affidata la ricerca del Sacro Graal. Il romanzo era scritto in francese antico, perché rivolto agli uomini di buona volontà atti al combattimento e non a studiosi o intellettuali.
In altre lingue
In seguito, Wolfram von Eschenbach redasse la sua versione in tedesco.
Lo scopo era quello di far conoscere la presenza, in quel periodo, di una spiritualità guerriera ma anche la possibilità di aderire a linee spirituali di conquista violenta del Regno Dei Cieli.
In Italia sorsero versioni simili come l’Inchiesta del San Gradale. In questo caso spesso la Coppa del Graal era sostituita da un vassoio da cui i presenti prendevano secondo quanto potevano contenere.
In Toscana ed in particolare a Siena, il Gradale venne raffigurato portato da una Cerva invece che da una Dama. Curiosa la presenza di una Cerva come ornamento nel pavimento del Duomo di Siena, in prossimità della cappella della Madonna del Voto e della scala di accesso alla cripta sottostante il Duomo.
Opera Alchemica
Dopo la fine dell’Ordine Templare, non si parlò più della Cerca del Santo Graal e della possibilità di far parte della Cavalleria Templare. I “cercatori di Dio” si dedicarono all’Opera Alchemica e alla cerca della Pietra Filosofale.